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mercoledì 26 gennaio 2011

Progetto Italia 2011

Progetto Italia 2011

Il nostro programma in 10 parole chiave. Si partirà con Università e Ricerca, Riforme istituzionali, Giustizia, Lavoro e Green Economy.Letta: “Riforme necessarie al paese. Diremo chi siamo, cosa vogliamo, quale Italia vogliamo costruire".

Un'alternativa di governo basata su dieci parole chiave. Questa è la proposta che il Partito Democratico ha presentato al termine della riunione a cui hanno partecipato i responsabili dei Forum tematici, i componenti della segreteria e i capigruppo nelle commissioni parlamentari. “Progetto Italia 2011” è il cantiere che si costruirà su dieci temi che verranno avanzati dal gruppo di lavoro e presentati alle tre Assemblee del Pd che si svolgeranno entro la fine dell'anno. Questa è “la proposta del Pd al Paese per riscoprire la propria missione nel mondo di oggi”. Un cantiere di Agenda per l'alternativa di governo, che si chiuderà nel 2011.



La prima parola sarà Sapere: l'obiettivo è quello di migliorare il mondo dell'Università e Ricerca, troppo bistrattato dall'approssimazione e dai tagli del governo Berlusconi. Attraverso la diminuzione dell'età pensionabile dei professori si riuscirà a favorire un ricambio generazionale e lo svecchiamento del corpo docente che oggi blocca l'accesso ai giovani nella carriera universitaria. 

A seguire, le prime parole chiave riguarderanno le riforme istituzionali, la giustizia, il lavoro e la green economy. “Un lavoro complessivo che non potrà, per forza di cose, essere breve in quanto non può ridursi in un colpo solo” ha dichiarato il segretario Pier Luigi Bersani.

Una vera e propria sfida quella del Pd per risollevare le sorti di un Paese che sta via via “scivolando” con il governo di Berlusconi. L'obiettivo è quello di ricreare orizzonti per le nuove generazioni e costruire una valida alternativa di governo. 

Per Bersani, con Berlusconi al governo, il populismo e la privatizzazione del potere hanno condotto l'Italia all'immobilismo. “L'assenza di decisioni e l'inefficacia delle azioni intraprese hanno poi determinato un allentamento della coesione civile e dell'idea del sentimento di unità. E tutto si regge su una gran chicchiera!”

“Il 2011 – ha continuato Bersani – rappresenta un appuntamento chiave per la sintesi delle idee dell'unione d'Italia e per il posizionamento della nazione in Europa e nel mondo nell'ottica delle sfide sull'assetto sociale. 

Il Progetto Italia 2011 vuole rappresentare un primo modello per coniugare politica e programmi, un'esercitazione da mettere in rete al fine di ottenere la massima partecipazione civile. Per Bersani quattro saranno i temi principali che dovranno accompagnare il progetto:

  • l'innovazione, plurale e concreta. Innovazione che si determina con una scelta finale senza alcun eccesso di mediazione;
  • la rassicurazione, ovvero sulla consapevolezza che creare lavoro significa ridare prospettive ed orizzonti ai giovani;
  • il rispetto della Costituzione, nel cui cuore dinamico, innovazione e rassicurazione trovano la giusta collocazione;
  • federalismo come chiave della nuova unità della nazione.

“Ma per far tutto questo – ha concluso Bersani – sarà necessario il coraggio di riprendersi i concetti di libertà e uguaglianza. Valori tipici della nostra tradizione e della nostra cultura”.

La presentazione alla stampa del Progetto Italia 2011 è stata affidata a Enrico Letta, vicesegretario del Pd. "L'idea di fondo - ha spiegato Letta - è quella di mettere al lavoro circoli, forum, associazioni per far sì che nei prossimi 12 mesi si definisca il nostro progetto per l'Italia 2011, anche per rispondere, con un disegno complessivo, a chi accusa il Pd di restare nell'indistinto". 

“Il lavoro inizia oggi – ha sottolineato il vicesegretario - proprio perché lo scontro tra Berlusconi e Fini è così marcato, e noi vogliamo essere pronti per l'appuntamento elettorale. Che sia nel 2013 o anche prima, perchè noi non abbiamo paura del voto come scrivono alcuni giornali, ma anzi pensiamo che prima cade questo governo e meglio è, siamo pronti ad andare al voto anche domani mattina". 

"Noi – ha concluso Letta - riteniamo che le riforme siano necessarie al paese, e confezioneremo le nostre proposte in modo da non dare al governo l'alibi di una opposizione indistinta. Diremo chi siamo, cosa vogliamo, quale Italia vogliamo costruire".

A.Dra


sabato 22 gennaio 2011

Problemi con il Metrobus Rosso in via Caorle (Ravenna)

LA POSTA DEI LETTORI Ravenna Notizie/ problemi con il Metrobus Rosso in via Caorle

giovedì 13 gennaio 2011
A seguito di lavori sulla tratta che va dal Pala De André al Cinema City e ritorno, nella zona di via Gulli è stato deciso d'ufficio dall'Atm di fare transitare il Metrobus Rosso da Via Caorle, strada dove sono ubicate due scuole: la scuola elementare "B. Pasini" e la scuola dell'infanzia "Mani Fiorite". 
La decisione, presa senza che l'amministrazione comunale lo sapesse e nelle specifico la Polizia Municipale, sta creando pericoli per l'incolumità dei bambini e di chi li accompagna alle scuole. Di fronte alla "B. Pasini" c'è un attraversamento pedonale. Inoltre, dalle 8,15 alle 8,45 e dalle 16,15 alle 16,45 il tratto che comprende proprio le strisce pedonali è compreso nell'area protetta dalle transenne. E' vero che è sempre presente un volontario della Protezione Civile ma il pericolo rimane.

Quando i bambini entrano ed escono dalla scuola la strada è piena di auto e si restringe la carreggiata, causa la mancanza di parcheggi e il bus fatica a passare. Se proprio non si riesce a far passare il MB Rosso da un'altra strada in alternativa, che potrebbe essere la parallela Largo Zamenhoff, quella prima di Via Caorle venendo da direzione centro, almeno lo si faccia nelle fasce orarie dell'uscita dei bambini. Questo chiedo, insieme alla richiesta dell'alternativa di cambiare tragitto su Largo Zamenhoff a ogni passaggio.


Giulio Bazzocchi

Problema parcheggi nel Centro Commerciale Teodora (Ravenna)

LA POSTA DEI LETTORI di Ravenna Notizie/ "Nel parcheggio del centro commerciale ho avuto veramente paura"

Sabato 22 Gennaio 2010Premetto che faccio la spesa alla coop Teodora di fronte il pala de andre' in media due volte a settimana e a volte lascio l'euro del carrello alle persone di colore che sostano fisse  al parcheggio e a volte no perchè anche per me diventerebbe troppo oneroso farlo tutte le volte! 
Lasciamo stare il fatto che le volte che non mi faccio riportare il carrello ad un semplice "no grazie" sono vittima di imprecazioni nella loro lingua, ma questa mattina abbiamo rasentato il limite dell' accettabile. 

Stavo raggiungendo l'auto con mia figlia di 3 anni nel carrello e al primo palo che incontro dico "no grazie", al secondo che mi segue fino all'auto ripeto nuovamente "no grazie" quando aveva gia' le mani dentro il carrello per sollevare le sportine. 

A quel terzo no, l'extracomunitario chiama un'altro  uomo che mentre faccio qualche metro x riportare a posto il carrello mi accorgo si infila a lato sportello della mia auto.  a quel punto ho capito che al mio " NO" non gradito mi stavano punendo con un torto alla macchina al che sono tornata indietro con mia figlia seduta ancora nel carrello e con il cuore in gola perchè erano diventati in quattro che ci accerchiavano con aria e sguardo di sfida dato che in quella situazione, una donna con una bambina piccola era di certo la piu'n debole. 

Per non rischiare ho lasciato il carrello con i soldi dentro e me ne sono andata alla svelta ma questo mi fa sorgere il dubbio che la loro diventi purtroppo una tattica ogni qual volte si trovino davanti qualcuno di piu' debole e questo non è giusto. Non è giusto soprattutto che accada a casa nostra! 


Scusate l'affermazione. Io non sono razzista ma certi gesti mi fanno pensare a lungo. Ho subito dopo chiamato il 113 che avrebbe mandato una pattuglia ma purtroppo dicono di non poter far nulla. Faccio appello al vostro senso civico e alle persone che forse hanno gia' subito situazioni analoghe . è importante farlo presente alle forze dell'ordine ogni qual volta questo accada per evitare che succeda anche a voi e alle vostre famiglie, in un gesto di vita quotidiana che è quello di recarsi a fare la spesa e che non deve diventare terrorismo!



M.



Penso che occorra tornare ad avere  la LIBERTA' di poter andare dove si vuole, compresi i parcheggi, senza doversi guardare sempre attorno...
 
G.

Questa situazione intollerante si propaga da anni in tutti i parcheggi dei centri commerciali,mettendo in difficolta' e pericolo, soprattutto anziani,donne e bambini. 
Facciamo appello alle forze dell'ordine perchè vengano presidiate maggiormente queste zone pericolose, prevenire e' meglio che curare...e x il bene della nostra citta',non facciamo che il caso si trasformi in negligenza.
A.M.
Purtroppo penso che l'unica soluzione sia far presidiare il parcheggio da personale addetto come ho visto in alcuni centri commerciali all'estero. Tale operazione ha però un costo abbastanza elevato perchè occorrono più guardie per contrastare il loro numero. Volere è potere ma soprattutto dobbiamo essere consapevoli che è un costo a carico del consumatore.

M.R.