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sabato 14 maggio 2011

LA POLITICA DEL LANTERNINO E LA MACEDONIA ELETTORALE


Dopo lo tsunami propagandistico, provocato dai soliti noti che si contrappongono al Sindaco uscente Fabrizio Matteucci, si conceda , qualche spontanea considerazione ad un umile candidato al consiglio comunale, su quello che si è letto e visto.
Non si può non dare la prima pagina alle proposte più significative del PDL o, almeno quelle che sono riuscite a catturare l’attenzione dei cittadini elettori e sciorinate con il consueto “garbo” lessicale dal vice coordinatore comunale, Alberto Ancarani.
In primis, gridare allo scandalo e far passare come una scorrettezza alle regole elettorali, il fatto che, sulle fiancate degli autobus urbani apparisse la foto del Sindaco che consigliava di bere l’acqua del rubinetto, poiché potabile e meno costosa di quella in bottiglia. Ma il “vice coordinatore” ne ha colto, a suo parere, il lato oscuro, cioè, il messaggio subdolo a votare PD, come se Matteucci fosse un Minzolini qualsiasi.
È seguita la “proposta politica” di far decadere il consigliere aggiunto nelle circoscrizioni e nel consiglio comunale, non ci sono riusciti a livello locale, ma in soccorso è arrivato uno “sciagurato” provvedimento del Governo Bossi-Berlusconi che ha risolto il problema alla radice, per loro, cancellando la oramai quarantennale e preziosa esperienza delle Circoscrizioni nelle città con meno di 250.000 abitanti, speriamo non spariscano anche i Consigli comunali, ma di questo passo..
In ultimo la chicca, se non fosse per la vena briosa di queste mie considerazioni, ci sarebbe da piangere; cioè l’anatema contro il periodico cattolico “Famiglia Cristiana” reo di aver avuto l’impudenza di criticare l’irreprensibile Presidente del Consiglio. La dichiarazione del vice coordinatore PDL è di una gravità inaudita, un misto di intolleranza intellettuale, nonché di una scarsa conoscenza della storia e della dignità editoriale di questo settimanale.
Un assaggio:
“Famiglia Cristiana a mio avviso però non è più nelle condizioni di avere il privilegio di stare nelle bacheche delle chiese, perché sebbene non sia certo l'organo ufficiale della Santa Sede, ha la malcelata presunzione di dare la linea ai cattolici, visto che nelle stesse bacheche non c'è altra pubblicazione che abbia una linea politica diversa di altrettanta tradizione e storico "ascendente" nei confronti dei fedeli”.
Il vero problema, candidato Alberto Ancarani, non è il rimprovero da parte di Famiglia Cristiana al cattolico Berlusconi, ma l’amara constatazione, che nessun premier al mondo, affiderebbe a un signore come Lele Mora l’organizzazione del suo tempo libero.
Un sincero in bocca al lupo….
Mi si permetta, inoltre, con l’umiltà e la curiosità del debuttante, alcune considerazioni sostanziali sul candidato Sindaco di Lista per Ravenna, dott. Ancisi, di cui ammiro l’arte della polemica, espressa quasi sempre con una pregevole metodologia del linguaggio, ma..
Intanto non si può tacere sulla composizione di quella che più che una lista elettorale sembra a prima vista una macedonia elettorale, con la campagna acquisti ai saldi di aprile, di vari esponenti del panorama politico ravennate, non candidati dai rispettivi partiti di provenienza, Lega Nord, PDL o Altro. Animati da una sola speranza, quella di acquisire un seggio nel prossimo consiglio con il meccanismo dei “resti”. Dunque, solo una mera, opportunistica, operazione di somma matematica, approssimativa, che non dà l’idea di avere in campo una vera squadra, con un gruppo dirigente adeguato a gestire un territorio ampio e complesso come il nostro Comune. Per di più , il dover accattivarsi il potenziale elettorato dei nuovi arrivati, La costringe a piroette alquanto scomode.
Perché, dott. Ancisi, si può, legittimamente, organizzare manifestazioni contro la costruzione della moschea, ma non si può o non si dovrebbe, accusare un corteo di protesta contro un atto vandalico ad un luogo di culto, anche se diverso dal proprio, con dichiarazioni tipo: "la sfilata pro-moschea prova generale di centrale islamica". Come farà, da cattolico, a condividere i valori dell’integrazione, della solidarietà e dell’accoglienza e nello stesso tempo chiedere il consenso agli elettori leghisti? Come farà a combinare le posizioni leghiste con quelle di Sua Eccellenza Reverendissima, Arcivescovo Giuseppe Verucchi, suo gradito ospite alla oramai tradizionale cena natalizia? Si ricade sempre nel vecchio vizio italico di mischiare il diavolo con l’acqua santa, a chi riesce..
Infine, tocco un argomento a Lei caro, la manutenzione delle strade e, visto che ha arruolato il campione della politica del lanternino, il signor Bazzocchi, bravo quanto Lei a scoprire angoli angusti della nostra città in cui, a vostro dire, determinati soggetti fanno di tutto e di più. Il bersaglio preferito è quasi sempre il quartiere Darsena, il quale viene preso di mira periodicamente, cercando di spigolare qualche voto attraverso allarmismi tendenziosi che continuano a creare pregiudizi e stereotipi oramai anacronistici.
La manutenzione delle strade è un problema reale, da affrontare ma anche da finanziare, onestà vorrebbe, che Lei qualche volta spiegasse ai cittadini il motivo per cui, un’Amministrazione non può spendere o indebitarsi prudenzialmente per poter risolvere questa questione. Non lo può fare, perché c’è una concezione ed una attuazione sclerotica da parte del Governo Bossi-Berlusconi-Tremonti del Patto di Stabilità Interno. I cittadini devono sapere che il nostro Comune ha un bilancio 2010 di circa 140 milioni di euro e con questi eroga tutti i tipi di servizi ad un livello al di sopra della media nazionale.
Il governo Bossi-Berlusconi: sostenuto senza se e senza ma anche dal suo candidato Bazzocchi, ha regalato 140 milioni di euro al Comune di Catania per ripianare una piccola parte del suo spaventoso e vergognoso deficit di bilancio (oltre 700 milioni di euro). Un Comune che ha il «merito», agli occhi del presidente del Consiglio, di essere stato governato per otto anni dal sindaco Scapagnini, noto, oltre che per il dissesto finanziario della città, per essere il suo farmacologo personale e quindi promosso senatore nelle file del PDL. Se questi soldi sarebbero arrivati a Ravenna, carissimo dott. Ancisi, le nostre strade farebbero invidia all’autodromo di Le Mans.
Un sincero in bocca al lupo….
Domenico Serrone
Candidato al consiglio comunale per il Partito Democratico

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