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sabato 14 agosto 2010

PRIORITA’ : “ LA SCUOLA”

di Paola Bartolozzi

La battaglia sulla scuola deve tornare ad essere prioritaria per il PD che è nato dall’evoluzione dell’Ulivo di Prodi che aveva al centro del proprio programma la cultura e la crescita culturale di questo paese e su questo tanti italiani avevano visto la novità ed il cambiamento e un nuovo modo di fare politica. Riconoscere alla cultura questo ruolo e farne il centro della propria battaglia , vuol dire valorizzare i giovani e creare un futuro a questo Paese. La conoscenza è il veicolo di libertà ed emancipazione sociale e la scuola è il luogo nel quale ciascuno di noi e dei nostri figli ha fatto e farà i primi passi verso la costruzione di un pensiero libero e critico. La conoscenza e la ricerca sono alla base della crescita economica e culturale di un paese e le scelte del Governo hanno limitato il ruolo della scuola pubblica statale,università e ricerca attraverso i tagli delle risorse che per la scuola significano una riduzione dei finanziamenti del 10%. La situazione per le scuole della nostra provincia è critica benché le stesse vantino crediti pari a 8 milioni di euro nei confronti dello Stato il quale non accredita tali somme mettendo così in ginocchio il sistema scuola perché questi soldi che sono venuti a mancare , sarebbero serviti per retribuire i supplenti, per le spese di funzionamento e pagare i fornitori.

Il taglio indiscriminato degli organici, indebolisce e destruttura il sistema pubblico e per fare questo si riducono le ore di lezione .

Si elimina il tempo pieno nella scuola primaria , si reintroduce il maestro unico, si tagliano le ore nella scuola media e con il riordino delle superiori si riducono le ore nei professionali, nei tecnici e licei.

Con l’ eliminazione delle compresenze che permettevano l’accesso ai laboratori, si limitano le uscite didattiche e si tagliano le ore professionalizzanti.

Gli alunni per classe per effetto della riforma Gelmini, aumenteranno fino a 33/34 nella scuola superiore ed il taglio dei collaboratori scolastici, produrrà meno sorveglianza, pulizia ed assistenza ai ragazzi.

Lo Stato non dà risorse per aprire nuove sezioni di scuola per l’infanzia e a Ravenna sono 200 i bambini in lista di attesa per potere usufruire di un servizio che dovrebbe essere un diritto.

A causa di questi tagli non sarà garantita l’integrazione dei bambini portatori di handicap e stranieri perché mancheranno gli insegnanti di sostegno.

Mentre la scuola si avvia alla fine, i fondi alle scuole private, sono triplicati passando da 540 milioni a 1.6 miliardi nell’ultima legislatura.

Questa è la situazione che troveremo alla riapertura delle scuole.

Per tutto questo, per il PD la “priorità “ deve essere “la scuola”.


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